"Le Mosche Fredde" di Tognelli Vinicio
In queste brevi note cercheremo di fornire alcune indicazioni, speriamo utili, per affrontare il fiume nel periodo iniziale dell'apertura della pesca alla trota, che salvo disposizioni locali particolari, avviene alla fine del mese di febbraio, in modo da limitare per quanto possibile, errori che potrebbero compromettere in modo negativo le nostre prime uscite di pesca. Cercheremo inoltre, in base alla nostra esperienza, di consigliare l'impiego di un certo numero di "mosche artificiali", adatte, al periodo stagionale che stiamo esaminando, ed alla probabile situazione metereologica che troveremo, considerando che la temperatura, per accennare ad una delle tante variabili, sia quella esterna che quella dell'acqua, normalmente sono piuttosto basse. Generalmente fa freddo, a volte è molto freddo, neve, tramontano, pioggia gelata, sono elementi stagionali normali e per la "Pesca con la Mosca" queste non sono sicuramente le condizioni migliori. Anzi tutt'altro. Gli insetti che potremo incontrare sul fiume in questo periodo, sono scarsi, ed anche ammesso di avere la fortuna di assistere a delle "schiuse" queste saranno di breve durata e si verificheranno nelle ore centrali della giornata, nelle ore più tiepide, in particolare se un leggero e benvenuto raggio di sole giungerà a mitigare il clima e riscaldarci.
Tuttavia attenzione! Non saranno certamente le belle giornate serene e soleggiate invernali, le più favorevoli! In realtà spesso, sono quanto di peggio si possa desiderare, dato che in questi casi, la temperatura è generalmente ancora più bassa, Sono preferibili invece le giornate variabili, anche piuttosto coperte, o con cielo nuvoloso e sole leggero, con una pressione atmosferica non troppo elevata e con una temperatura sicuramente più mite. Ci saranno così maggiori probabilità che si verifichino le "schiuse delle effimere" che potranno regalarci l'emozione delle prime bollate della stagione.Sappiamo perfettamente quante poche certezze ci siano quando si parla di pesca. Con le dovute distinzioni come dicevamo, la stessa cosa accade con il tempo in senso meteo e stagionale, oggi ancor più marcatamente di una volta, causa l' effetto "serra" e un mare di disastri che la fallimentare società nella quale viviamo provoca ogni giorno sotto lo sguardo impotente di tutti noi!
Comunque......stavamo dicendo, "mosche fredde", ed in effetti gli insetti che potremo incontrare a fine febbraio e inizio marzo, sono i pochi che schiudono con le basse temperature del periodo. Di conseguenza anche il numero delle "imitazioni", dei modelli di "mosche" che dovremo portare sul fiume, sarà ridotto. Per i neofiti, i principianti ai quali ci rivolgiamo con queste note, nel tentativo di dare risposta ad una richiesta che molte volte ci è stata fatta durante il "Corso Teorico-Pratico di Pesca con La Mosca", su quali mosche utilizzare, ad inizio stagione ossia all'apertura della pesca alla trota, la scelta dell'artificiale per la "mosca secca" sarà più semplice. Con questo non si deve credere che catturare sia per questo motivo più facile. Teniamo a mente quanto abbiamo detto a proposito delle condizioni climatiche che più probabilmente troveremo e che renderanno difficile la stessa azione di pesca ed avremo un'idea di quanto ci potremo aspettare. Per esempio ricordo che a volte, il freddo intenso di fine febbraio, inizio di marzo, congela le mani rendendoci difficile se non impossibile persino legare la nostra "mosca" al finale e manovrare la canna per lanciare la "coda di topo"! I pesci, come sappiamo sono "eterotermi", la loro temperatura corporea si regola in base a quella ambientale e per questa ragione quando la temperatura dell'acqua è molto fredda, né risentono e si fermano sul fondo delle buche più profonde del fiume rallentando in modo significativo ogni loro attività, alimentazione compresa, che comunque avviene sul fondo del fiume. Dimentichiamoci in tal caso di vederli salire a galla per catturare gli insetti! Se le condizioni che troveremo nei giorni dell'apertura si avvicineranno a quelle appena delineate, se la temperatura dell'acqua sarà molto bassa, la speranza di poter catturare qualche trota con la "mosca secca" sarà drasticamente ridotta. La nostra unica possibilità sarà di rinunciare a pescare "Dry Fly" cioè a "mosca secca" in attesa di tempi migliori, per dedicarci alla "Wet Fly" la "mosca sommersa", con la quale avremo migliori probabilità di successo. Pensiamo però che sia più realistico immaginare una necessaria alternanza fra le due tecniche, adottando la "mosca secca" quando noteremo l'inizio della schiusa e le prime probabili bollate, e la "mosca sommersa" sia prima che dopo la fine della "schiusa". E' appunto per questa ragione che indicheremo quali saranno sia le "mosche secche" che quelle "sommerse" che ci aiuteranno ad affrontare ambedue le situazioni con una certa logica.
Finora abbiamo parlato solo delle temperature e del clima in senso piuttosto generico e non abbiamo neanche brevemente accennato al livello delle acque e di come questo aspetto possa influire sull'attività delle trote e sulla relativa scelta ed utilizzazione delle nostre "mosche artificiali". Le variabili sono così numerose che eviteremo di prenderle in esame. Tuttavia, se è vero che piogge intense, sono sempre possibili a fine febbraio, e che le acque torbe di fiumi e torrenti potrebbero rovinarci l'apertura, costringendoci a rimanere al calduccio a casa, potrebbe accadere anche esattamente il contrario, e cioè un periodo di alta pressione nelle settimane precedenti l'apertura, con giornate limpide e ben soleggiate, con assenza di precipitazioni e quindi con fiumi e torrenti senza acqua. E' già successo in passato. Noi però fatti i debiti scongiuri, muoveremo dal presupposto di trovare il fiume in condizioni normali per il periodo, quindi acque chiare e livelli piuttosto alti.
Prosegue con: "Il Fiume"